Ricomparso il gatto selvatico in Liguria e Piemonte, sull’Appenino
Tanto si parla di tigri, leoni e pantere, ma il nostro gatto domestico, Felis silvestris catus, ha un cugino molto più vicino a noi, geograficamente parlando: il gatto selvatico, noto per gli esperti come Felis silvestris silvestris. Di questo felino dal corpo maggiormente robusto rispetto alle nostre tigri domestiche e dalla lunga e sinuosa coda dalla punta arrotondata e decorata da anelli neri, strato di nero sulla schiena, a volte si parla come di un fantasma, perché ha un temperamento schivo e avvistarlo è veramente difficile.
Abbastanza di recente, nel gennaio 2008, un esemplare è stato avvistato in Veneto, nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Ora, è ricomparso il gatto selvatico in Liguria e Piemonte, nella zona dell’Appenino.
La notizia giunge da LaStampa.it.
La gradita sorpresa giunge, in realtà, da un evento triste e da un colpo di fortuna. Nei pressi dell’autostrada A26 di Masone, in provincia di Genova, è stata investita una gatta. Per intenderci, una gatta domestica. Per una serie di circostanze il corpo è stato esaminato da alcuni ricercatori, che nel suo ventre hanno trovato qualcosa di particolare: due cuccioli del genere Felis silvestris silvestris. Ovvero due gatti selvatici.
La gravidanza deriva, per forza di cose a logica, con un accoppiamento proprio con un membro della sottospecie.
Il che non può che significare che è ricomparso il gatto selvatico in Liguria e Piemonte.
Una buona notizia, questa, anche perché la presenza del gatto selvatico è segno di buono stato ambientale dell’Appennino ligure-piemontese. Tanto che la legge italiana dal 1992 comprende norme a sua protezione.
Già nel 2017, spiega Patrizia Gavagnin, biologa di Imperia, gli esperti hanno ritrovato tracce.
“Nel 2017 sono stati ritrovati due esemplari significativi: un maschio adulto di due-tre anni e una femmina adulta gravida con due feti di circa 40 giorni. In entrambi gli individui è stata riscontrata una decisa eredità selvatica.
Il primo è stato rinvenuto nelle Alpi Liguri, a Pigna (Imperia). La femmina è stata invece rinvenuta a Masone, in un’area ritenuta esterna all’areale che finora indicava nelle province di Cuneo e Torino e la Liguria occidentale la zona di diffusione del gatto selvatico nell’Italia Nord Occidentale.”
La recente novità getta una nuova luce su quanto già era conosciuto.
“Sulla base degli esemplari museali il limite Est della distribuzione era collocabile nella provincia di Savona. Il ritrovamento dell’esemplare di Masone consente di ritenere che vi siano gatti selvatici europei veri e propri anche tra Piemonte e Liguria”.