Room 8, il gatto della scuola elementare di Elysian Heights
Per quanto trovare gatti residenti in una scuola non sia comune quanto invece lo è, ad esempio, vederli padroneggiare in una biblioteca, esistono anche casi del genere. Come Bubba, gatto-studente della Leland High School o Nando, ospite felino del King’s College di Londra. E oggi, grazie a Riccardo Rossi che ci ha segnalato una storia stupenda, possiamo aggiungere un nome ai “gatti scolari”: Room 8, il gatto della scuola elementare di Elysian Heights.
Questa storia inizia nel 1952 a Echo Park, città della California. Era un giorno come tanti, quando un gattone bianco e tigrato fece il suo ingresso nella classe di prima elementare denominata “Room 8”; i bambini, eccitati ed entusiasti, non ebbero nemmeno bisogno di chiedere alla maestra di poterlo tenere in aula per un poco. Perfino lei si fece conquistare dalle rumorose fusa. Il micione si fece coccolare, si fece un sonno, gustò alcuni pezzetti di merendina e infine se ne andò come era venuto.
Nessuno si aspettava di rivederlo, e invece… il giorno dopo rieccolo di fronte alla “Room 8”. L’avvenimento si ripeté ancora e ancora, il micione conquistò un po’ tutte le classi e le maestre, tanto che la Elysian Heights finì per adottarlo e battezzarlo proprio Room 8, come la sua aula preferita. Le cattedre divennero suo libero regno, e quando cercava un posto più confortevole gli bastava occupare la sua cuccia sistemata in sala insegnanti.
A pensare alla sua salute e portarlo dal veterinario di tanto in tanto era la capogruppo delle maestre; proprio in seguito a una visita veterinaria si scoprì che Room 8 aveva cinque anni all’epoca del suo primo ingresso a scuola.
Dove andasse di notte, durante gli orari di chiusura della scuola, e nei mesi estivi era un mistero. Sì, perché Room 8 non si è limitato a frequentare la Elysian Heights per un anno. Ci è tornato, ogni singolo settembre, per diversi anni, e ha persino iniziato a comparire nelle foto di classe.
Col passare del tempo, la voce del gattone della scuola elementare si è diffusa sempre di più; e alla lunga, abbastanza da attirare l’attenzione di riviste come “Look Magazine”, “Cats magazine”, e il “Weekly Reader”, nonché di alcune emittenti televisive locali. Non solo, iniziò a ricevere lettere da bambini di altre città, lettere a cui rispondevano altri studenti della scuola! Il compositore Leo Kottke gli dedicò inoltre un pezzo strumentale incluso nel suo album del 1971, Mudlark. Room 8, il gatto della scuola elementare di Elysian Heights, era ormai diventato una star.
Gli studenti non lo abbandonarono neppure quando, nel 1963, un Room 8 ormai entrato nella vecchiaia soffrì di ripercussioni dovute a un combattimento con un altro gatto e ad una terribile polmonite. Non era più il giovane micio giocherellone di un tempo, tanto che una famiglia iniziò a prendersi cura di lui e il bidello lo aiutava ad attraversare la strada, ma l’amore di quegli studenti non è mai venuto meno.
Nel 1966, quando Room 8 aveva ormai 19 anni, quasi 20, le maestre Virginia Finley e Beverly Mason scrissero un libro in suo onore, A Cat Called Room 8.
Tale libro è ormai raro a trovarsi, pochissime e decisamente costose sono le copie disponibili.
Come tutte le belle favole, però, anche quella di Room 8 ha un finale. Il 13 agosto del 1968 quando il cuore del micio protagonista si fermò in seguito a un problema ai reni. Room 8, il gatto della scuola elementare di Elysian Heights, era però inciso troppo profondamente nei cuori dei bambini perché lo lasciassero andare via senza fargli un ultimo omaggio: e così, tanto ex allievi quanto i bambini dell’anno scolastico del ’69 raccolsero assieme la cifra necessaria per acquistargli una tomba presso il cimitero degli animali della città. Inoltre, gli venne dedicata una parete della scuola decorata con un collage di foto, che commemora ancora oggi il micio.
In memoria di Room 8, nel 1972 venne fondata la Fondazione Room 8, che si occupa di dare casa ai mici più sfortunati; fondazione tutt’oggi molto attiva con tanto di gruppo Facebook.