Rudyard Kipling: cane vs gatto nella sua poesia
Il contrasto, o se si vuole usare una parola più gentile, confronto, tra cane e gatto è qualcosa che non smetterà mai di affascinare la mente umana. Tanto per dirne una, conosciamo già il famoso video in cui due ragazzi imitano il comportamento, in molti casi opposto, di cane e gatto. La contrapposizione, però, è ben più antica di così: e ce lo racconta Rudyard Kipling, nella sua poesia “Il gatto è capace di sedersi accanto al fuoco e fare le fusa”.
Il gatto è capace di sedersi accanto al fuoco e fare le fusa,
è capace di scalare un albero altissimo
o di giocare con una sciocchezza, un vecchio tappo o uno spago
ma lo fa per divertire se stesso, non me.
A me piace di più Binkie, il mio cane, perchè
sa comportarsi come si deve.
Perciò Binkie fu il mio Primo Amico,
e io sono l’Uomo delle Caverne.
Il gatto acconsentirà anche a far la parte di Venerdì finchè
si tratta di bagnarsi le zampine
e di lasciare tracce sul davanzale della finestra
(imitando l’impronta che vide Crusoe).
Ma poi gonfia la coda, miagola,
graffia e si stanca.
Binkie, invece, gioca finchè voglio io.
Per questo egli è il mio Primo Vero Amico.
Il Gatto si strofina contro le mie ginocchia con affetto
fingendo di amarmi di tutto cuore.
Ma appena mi avvio verso il letto
il Gatto se ne fugge via in giardino
e là rimane fino allo spuntar del giorno.
Per questo ho capito che finge di volermi bene.
Binkie, invece, dorme tutta la notte ai miei piedi.
Egli è proprio il Primo dei miei Amici.
È piuttosto chiaro chi, secondo Rudyard Kipling, vince la battaglia cane-gatto: il cane senza dubbio, grazie alla sua costanza nel stargli a fianco e alla sua obbedienza.
Noi, però, ci permettiamo umilmente – e ci mancherebbe, con tutto il rispetto, di contraddire il signor Kipling. Il micio non è privo di amore, o egoista: proprio come alcuni uomini, il micio semplicemente non fa ciò che non gli va di fare e non lascia mai che l’affetto offuschi la sua personalità. Non sono forse doti anche queste?