Smurf: salvato dalla cattiveria umana
Questo è Smurf, soli 2 mesi di vita ma ha già il terrore negli occhi. Sono proprio queste le condizioni in cui è arrivato in un rifugio di San José in California.
Nessuno può sapere cosa gli sia successo in questi 2 mesi, ma la fortuna ha voluto che qualcuno lo abbia raccolto dalla strada e lo abbia portato nel posto giusto. A primo impatto sembrerebbe solo un micio spaventato e tinto, chissà perchè, di un viola molto scuro, ma quel pelo nasconde ben altre cose.
Queste che vedete in foto sono solo una piccola parte delle escoriazioni, punture, abrasioni e cicatrici di morsi che il povero Smurf porta su di sè. Quando i volontari del rifugio hanno capito che la faccenda era piuttosto seria e complicata, hanno deciso di contattare la “Nine Lives Foundation” diretta dalla veterinaria Monica Rudiger. Dopo averlo visitato, Monica, ha detto che si tratta di un caso di “chew toy”, un termine che in italiano non trova una traduzione precisa ma indica un “giocattolo vivente” dato ai cani per allenarli a combattere. Smurf, molto probabilmente, era uno di questi. I sospetti della dottoressa sono stati confermati da altre numerose ferite trovate sul corpo del gattino dopo averlo rasato, tra cui figura anche un profondo e doloroso taglio sulla spalla.
Sfortunatamente questa del “chew toy” sembra essere una pratica abbastanza diffusa in questa zona della California. La cosa triste è che Smurf porterà i segni di questa esperienza per sempre con sè: il viola con cui è stato tinto non andrà mai via del tutto: dopo averlo rasato con cura, infatti, continuava a restare viola e a non mostrare il vero colore del suo pelo. Nessuno può dire perchè tutto ciò sia accaduto e quante altre violenze abbia dovuto patire, ma per fortuna ora sta meglio ed è sulla giusta via per riprendersi. Ancora non si sa entro quanto sarà completamente guarito, ma Smurf ce la sta mettendo tutta ed ha già ricevuto decine di richieste di adozione.
Se la sua storia vi ha colpiti, potete visitare la pagina Facebook della Nine Lives Foundation per saperne di più oppure fare una donazione direttamente dal loro sito.