SOS: la storia di Pasquale e dei 150 gatti di cui si occupa

Qualche giorno fa siamo stati a Secondigliano (Napoli) a conoscere Pasquale e le numerose colonie di cui si occupa. Vogliamo farvi conoscere quello che fa giorno dopo giorno, con il sole, la pioggia, con l’influenza o la bronchite!

Iniziamo il giro verso le ore 20.00 e, dopo aver sfamato decine di colonie (per un totale approssimativo di oltre 150 gatti), ritorniamo al punto di partenza all’una di notte inoltrata! Pasquale ci racconta che, ultimamente, il giro dura di meno perchè può avvalersi di un vecchio motorino che ancora cammina; fino a qualche tempo fa, lo stesso giro lo faceva a piedi! Le colonia non sono tutte vicine tra loro, c’è molta strada da fare, con il tachimetro abbiamo calcolato che per completare il giro si devono percorrere circa 10 km (immaginate quanto tempo ci voglia per completarlo a piedi e con decine di chili di cibo sulle spalle).
Vi posto qui solo alcune foto, ne trovate moltissime nell’evento per aiutare Pasquale che trovate qui.
(Continua dopo le foto)

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Strada facendo, Pasquale ci ha raccontato la situazione in cui versano queste colonie: degrado, abbandono e totale indifferenza. E’ solo e, ovviamente, non può contrastare la situazione tragica che si è venuta a creare e che, tra poco, sarà ingestibile: gatte gravide, cuccioli ovunque e, purtroppo, gatti vittime della strada o dei balordi che, volontariamente o meno, li investono e li lasciano lì a morire.

C’è bisogno urgentemente di aiuto: capirete bene che una persona da sola non può fare granchè! Serve aiuto per catturare i gatti e sterilizzarli, per le cure, per il cibo. Pasquale non lavora, spende circa 30 euro di cibo al giorno (44 scatolette di umido e qualche chilo di croccantini) ed ha accumulato vari debiti con il veterinario che cura i suoi gatti e con il negozio che gli fornisce cibo per i suoi “angeli”.
(Continua dopo le foto)

Abbiamo parlato a lungo con Pasquale, durante il percorso, ci ha raccontato di sè e di cosa lo spinga a non mollare, nonostante tutte le difficoltà. Alla nostra domanda sul come riesca a continuare ci ha risposto: “inizialmente mi occupavo solo dei gatti del mio quartiere, poi piano piano ho allargato i punti in cui vado ad assistere i mici, perchè se non lo faccio nessuno se ne occupa e sarebbero lasciati a se stessi”; la semplicità e la naturalezza con la quale ci ha detto queste parole ci hanno colpiti e sono parole coinvolgenti, parole che fanno pensare a chiunque “faccio troppo poco”. Pasquale è un ragazzo che si avvicina ai trent’anni, vive a Secondigliano, uno dei quartieri più poveri e degradati di Napoli, a differenza di tanti suoi coetanei, nonostante non abbia un lavoro, non ha scelto strade “facili” ma ha deciso di dedicare tutto se stesso alla cura delle sue colonie feline; è anche da precisare che tutto questo lo faceva anche quando aveva un lavora da manovale (lavoro perso a causa di un incidente), svegliarsi presto la mattina e lavorare in un cantiere per tutto il giorno non lo ha mai fatto desistere dal prendersi cura dei suoi “angeli”. Durante il giro, Pasquale, ci ha parlato di tutti i problemi che incontra ed affronta ogni giorno nella cura delle sue colonie, non lo abbiamo mai sentito lamentarsi, nonostante ne sia sommerso.

Come detto molte altre volte, è l’indifferenza ad uccidere! Se continuerà ad essere lasciato solo difficilmente riuscirà a portare avanti una situazione ingestibile e già al collasso; poco si potrà fare per aiutare i mici abbandonati al loro destino in strada.
Possiamo aiutare Pasquale in 2 modi:
1) supportandolo economicamente tramite donazioni che potete effettuare partecipando all’evento dedicato;
2) serve soprattutto gente del posto di buon cuore e buona volontà che lo aiuti nel suo calvario quotidiano (anche solo prendendosi in carico una singola colonia). C’e urgente bisogno di persone che aiutino Pasquale a curare i gattimalati e diano una mano alla cattura per la sterilizzazione!

L’unica soluzione, a parer nostro e di Paquale, sarebbe quella di creare un’oasi o un gattile gestito da un’associazione formata da persone del posto; per fare ciò servono persone volenterose che si mettano in contatto con Pasquale per avviare la macchina burocratica.


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