Teresa e Joanna Steadman, accusate di hoarding e maltrattamento animale
Il fenomeno noto come “hoarding”, pur nascendo a volte dalle migliori intenzioni, è e rimane un reato che rientra nella categoria del maltrattamento animale. Nella Nuova Scozia, provincia del Canada, Teresa e Joanna Steadman, accusate di hoarding, hanno dovuto affrontare la giustizia.
Per chi non lo sapesse, si definisce come “hoarding” il possesso di un numero spropositato di animali, senza che chi li accoglie nella propria casa abbia i mezzi per garantire loro una vita sana e piena e sia anzi sinceramente convinto di stare facendo un atto di carità.
Un caso del genere si è verificato nell’agosto dello scorso anno nel villaggio di New Minas. Teresa e Joanna Steadman, accusate di hoarding, hanno accumulato un totale di 18 gatti in una loro proprietà piuttosto malandata, salvo poi abbandonarli a se stessi tra polvere e macerie. La situazione è stata segnalata appunto nei primi giorni di agosto del 2016, e la SPCA è poi intervenuta per portare in salvo gli animali.
Questa vicenda, che riguarda “solo” 18 animali, è certamente meno grave dell’accaduto a Lehigh Acres (Florida) in cui sono stati coinvolti ben 200 gatti in termini di mero numero, ma non bisogna farsi ingannare: sempre di vite, che sia una, 18 o 200, si parla. E tutti gli animali vittime di hoarding soffrono una prigionia in spazi insufficienti al loro benessere, quasi sempre sporchi e brulicanti di batteri, cure veterinarie mancanti dove ce ne sarebbe bisogno e pesante malnutrizione.
La ASPCA (American Society for the Prevention of Cruelty on Animals) raccomanda di non sottovalutare questo fenomeno, e nel momento in cui chiunque notasse un’anormale quantità di animali nello stesso appartamento di tenere gli occhi aperti senza farsi ammaliare dalla naturale capacità di ingannare il prossimo degli hoarder; questi individui sono spesso dei maestri nel far credere di avere la situazione sotto controllo a chi ponesse domande.