Il gatto del café “Le Carillon” di Parigi

Prima di questo fine settimana, il bar/ristorante Le Carillon era un locale come tanti a Parigi, più o meno amato a seconda delle opinioni della varia clientela, occasionale e non.

PARIS, FRANCE - NOVEMBER 14: Flowers and candles are placed outside Le Carillon bar, the day after a deadly attack on November 14, 2015 in Paris, France. At least 120 people have been killed and over 350 injured, 99 of which seriously, following a series of terrorist attacks in the French capital. (Photo by Antoine Antoniol/Getty Images)

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Da venerdì sera è purtroppo diventato un nome conosciuto a tutti, non certo per la sua qualità ristorativa ma in quanto è stato uno degli obiettivi degli attentatori. Dove c’era vita, risate, incontri amichevoli, ora c’è silenzio e lutto. Non diciamo di più, perché questa non è la sede, nonostante chi scrive ritiene che gli attentati di Parigi debbano essere un’occasione per ricordare tutti gli attentati che il mondo soffre giorno dopo giorno, e ha sofferto negli anni. Non c’è una morte che valga più di un’altra.

E proprio per questo, siamo sicuri che per quanto piccola, la buona notizia che segue sarà un raggio di sole per i gattofili, ma anche per chi ama la vita in tutte le sue forme.

Non sappiamo se sia un lui o una lei, onestamente anche il nome di questo micio non è documentato, ma sappiamo che è il micio del “Le Carillon”. Già, è, perché è sopravvissuto e così il suo umano, almeno stando a un commento sotto questa foto, reperita via FB, tanto il micio quanto il suo umano sarebbero apparsi su Sky News. Ci rendiamo conto che un commento su FB non è certamente una fonte sicura e certificata, ma questo non ci impedisce di sperare che sia vero.

È solo un gatto? No. E’ una vita in più, e un barlume di speranza per il futuro e quanti potrebbero ancora essere sopravvissuti, nascosti chissà dove.