Il lutto dell’associazione “Il collarino rosso”

Siamo sotto Natale, e piacerebbe a tutti circondarci soltanto di buone notizie. C’è purtroppo chi non è toccato dallo spirito natalizio, e anzi commette crudeltà inumane proprio a neanche un mese dal Natale. A essere colpito questa volta è stato un micione di cui si occupava l’associazione pugliese “Il collarino rosso” (questo il suo sito web).

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Logo dell’associazione. Immagine presa da http://www.traninews.it/

La raccapricciante storia che stiamo per raccontarvi risale a inizio dicembre; la città di Trani ne è teatro.

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In Viale Europa 53, in un giardino condominiale, viveva un gatto simil certosino di cui i volontari del Collarino si occupavano con amore e devozione. Evidentemente qualcuno non apprezzava la sua presenza, perché un essere ancora non identificato ha predisposto un filo elettrico con pezzo di carne all’estremità, allo scopo di attirare il gatto. Il povero micio, che forse non aveva idea dei livelli che la crudeltà umana può raggiungere e magari non aveva mai avuto guai per la durata della permanenza in quel giardino, ha gustato la carne con tutta la fiducia possibile e ha finito per morire folgorato. Il corpicino del povero micio è stato portato dal veterinario per  la compilazione di un referto medico, e una denuncia è già stata presentata ai  vigili. La storia è raccontata anche nella pagina FB del Collarino: una parola di cautela, però, perché il post è completo anche delle foto del povero gatto.

Abbiamo parlato di Natale, ma potrebbe essere un qualsiasi periodo dell’anno. Un atto del genere è meschino, immorale e anche inumano, nell’accezione dell’assenza di compassione ed empatia. Un atto premeditato come questo è frutto di una mente che sicuramente qualche difetto ce l’ha, ma che tristemente, temiamo, non verrà mai scoperta e sottoposta ad adeguata cura. Si può purtroppo solo sperare che questa persona, il colpevole, non passi a mietere altre vite col passare del tempo.

Ciao, Micione, Buon Ponte.