Lettera di un gatto agli adottanti: un memorandum di Elisa Graziosi a chi adotta

Lo abbiamo sempre affermato, e se necessario lo ripeteremo all’infinito: un’adozione non si intraprende a cuor leggero. È responsabilità, è amore, è essere pronti a camminare insieme fino a che morte non separi. Un animale è un essere senziente, con le sue paure e necessità e a cui occorre venire incontro a metà strada per poterci convivere al meglio. Il testo Lettera di un gatto agli adottanti, scritto da Elisa Graziosi e recentemente apparso sulla rete, racconta proprio questo. Dal punto di vista di un gatto, e con molta più poesia.
Non ci resta che consigliarvi di leggere fino alla fine!
Sto per venire a casa con te…
ma prima vorrei dirti come mi sento!
Ti vedo euforico, ma non ne conosco il motivo.
Non rimanerci male, ma io mi sento davvero frastornato.
Sto per salire su un’auto che non conosco, nessun odore mi è familiare,
per venire con te, sì, ma dove?
E soprattutto tu, per me, chi sei?
Non ti conosco per poter gioire, al momento prevale un senso di incertezza.
Se davvero credi che la mia vita migliorerà, ti chiedo di darmi un po’ di tempo.
Non premurarti di dire a tutti subito che sono bravissimo perché io, per un mese o due circa, non so davvero come comportarmi, come muovermi, cosa fare, dove mi trovo.
Sarò semplicemente disorientato.

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Non correre a toelettarmi per favore, il mio odore
in questo momento è la mia unica certezza.
So che può essere fastidioso, ma credimi: perderò velocemente questo aspetto.
Non preoccuparti se non mangio al momento, devo metabolizzare il cambiamento.
Ti prego risparmiami, almeno per i primi tempi, la processione di amici e parenti a casa, perché quello non è ancora un luogo sicuro per me.
Fai in modo che io abbia un posto dove poter riposare indisturbato, così che io possa mostrarti il meglio del mio carattere.
Cerca di avere la pazienza di non costringermi subito a troppe esperienze nuove, avremo tempo per farle con serenità.
Non coccolarmi tutto il tempo: sono abituato a stare solo, altrimenti non sorprenderti se presto non ne sarò più capace.
Io non faccio dispetti, non conosco premeditazione, se troverai qualcosa fuori posto al tuo rientro è perché ti esprimo un disagio.

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Non improvvisare, chiedi aiuto.
Presta attenzione a non alzare la voce, a come gesticoli,
ai rumori forti: non sai nulla del mio passato.
Se lo vorrai, lo scoprirai con me.
Io nel tuo ci voglio entrare, ma ora viviamo senza affanno il presente.
Solo così potrò far parte del tuo futuro.
Mi presento: sono un gatto, un gatto vero, con le mie necessità proprio come tu hai le tue.
Prova a non compatirmi (tu lo vorresti?) e a non modificarmi.
Se avrai pazienza, io avrò fiducia in te ed insieme ne combineremo delle belle.
Ma ricorda, se deciderai di adottarmi, devi essere consapevole, devi essere sempre  entusiasta di avermi.
Perché io sono per sempre.
Firmato: il tuo amico fedelissimo.