Una petizione per legalizzare la cura contro la FIP

Chi la conosce lo sa: la FIP, o peritonite infettiva felina, è una delle peggiori disgrazie che possa colpire un gatto. In primo luogo perché senza il giusto trattamento, l’animale è praticamente condannato a soccombere e soffrire sintomi terribili. Nel caso della FIP umida l’addome o il torace si riempiono di liquidi, con respirazione sempre più affaticata, mentre una febbre immune agli antibiotici prende il sopravvento, oppure se si tratta della più rara FIP secca il corpo si debilita poco per volta, preda di malesseri comuni che però non rispondono ai farmaci come ci si aspetterebbe. Eppure in tutto questo, la notizia ancora peggiore è che ad oggi l’unica cura nota per essere efficace non è acquistabile in Italia, né supportata dalle autorità sanitarie. Ci sembra allora doveroso sostenere l’iniziativa dell’Oasi Felina di Pianoro, che ha creato e diffuso una petizione per legalizzare la cura contro la FIP.

banner

Il farmaco in questione si chiama GS-441524, ed è in circolazione già dal 2019. Nato dalla sperimentazione del dottor Petersen, è stato testato su 26 gatti con FIP effusiva o secca e 5 gatti con FIP non effusiva. 24 su 26 pazienti sono migliorati rapidamente e non hanno avuto ricadute.

Con il trascorrere degli anni queste fiale miracolose hanno raggiunto sempre più popolarità, e si sono più volte dimostrate efficaci nel salvare vite feline. Ad oggi, esistono siti italiani che fanno da intermediari per la spedizione ma il costo del prodotto rimane alto: si parla di circa 80 euro a fiala, mentre i pacchetti multipli sono venduti con un leggero sconto quantità, ma cifre come 720 euro per dieci fiale restano comunque proibitivi per molti. E se si considera che la cura deve essere portata avanti per più di 80 giorni, diventa chiaro come i costi possano lievitare fino a oltre 7.000 euro. Spedizione esclusa, ovviamente.

Per questo, una petizione per legalizzare la cura contro la FIP è una manna dal cielo: forse l’idea dell’Oasi Felina di Pianoro non produrrà i risultati sperati, ma vale la pena tentare. Se il nostro Governo intercedesse, almeno il farmaco sarebbe acquistabile in Italia con un possibile calo di costi.

La petizione la trovate a questo link: speriamo davvero firmiate in tanti!