A una mostra felina un gatto ha graffiato la giudice

Chi ci segue da un po’ avrà notato che, come GcomeGatto, non parliamo mai di esposizioni feline: a nostro personale giudizio questo tipo di manifestazioni servono a soddisfare l’occhio dell’essere umano, dimostrando talvolta poco rispetto per l’indole dei gatti coinvolti che di conseguenza ne escono stressati. La nostra non vuole essere un’opinione scientifica, né questo articolo vuole “portare acqua al nostro mulino”. Resta un dato di fatto che, di recente, a una mostra felina un gatto ha graffiato la giudice, e come risultato è stato squalificato.

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A Mesa, in Arizona e quindi negli Stati Uniti, si è tenuto un concorso organizzato dalla Phoenix Feline Fanciers. Il micio protagonista di questa storia di nome fa Beethoven, ed era alla sua prima partecipazione a un evento simile. Non sappiamo a che punto del concorso si sia verificato l’accaduto, e quanto la sua pazienza fosse già stata messa alla prova. Studiando però il comportamento della giudice, Vicki Nye, si coglie una certa invadenza e soprattutto una certa carenza nel gestire un gatto innervosito.

L’accaduto è stato documentato in video, una clip che vi mostriamo a seguire.

Il video dura due minuti, e fino a circa 40 secondi dalla sua conclusione mostra un gatto un po’ irrequieto ma tutto sommato paziente e ben disposto.

È a 1 minuto e 15 secondi che Beethoven esibisce il primo segno di insofferenza: ha gli occhi dilatati, e lancia subito alla donna un’occhiata intensa seguita da un miagolio infastidito.

Poco dopo, decisamente stanco di mani estranee addosso, si distacca da lei rifugiandosi sul palo in legno laterale alla panchetta di esibizione condendo il tutto con un soffio deciso. Ed è qui che la giudice commette l’errore più grave: alza la mano in alto con fare spazientito, così come appare nella voce, dando evidentemente l’impressione a Beethoven di volerlo colpire. Siamo sicuri che non ne avesse intenzione, ma un gatto in questo stato di stress può interpretare come aggressivo un atteggiamento simile.

Non solo: non contenta, la signora lo tocca sulla schiena e solo allora Beethoven allunga la zampa, colpendola in volto. È possibile che, senza questo ultimo gesto, il micio non avrebbe tirato fuori le unghie. Pare che la giudice abbia “iniziato a riempirlo di complimenti e ad accarezzarlo per provare a calmarlo“. La condotta corretta sarebbe stata al contrario lasciarlo in pace e affidarlo alla sua famiglia.

Con ogni probabilità per il suo comportamento, il micio è stato squalificato. Beethoven sarà stato ben contento di poter tornare a casa, ma noi in una certa misura lo troviamo ingiusto: a una mostra felina un gatto ha graffiato la giudice per via del di lei comportamento, ed è invece stato punito per una reazione del tutto naturale.

Decisamente, questa vicenda riafferma la nostra opinione su questo tipo di manifestazioni!