Come diventare un gatto con i consigli dei Last Lemon
Ammettiamolo, è il sogno segreto di tutti noi e tutti noi almeno una volta li abbiamo invidiati. Chi non vorrebbe dormire 18 ore al giorno e non avere altra preoccupazione che mangiare, bere e depositare i propri bisogni nella sabbietta? Chi non vorrebbe, in breve, diventare un gatto?
Grazie al sito web www.dailybest.it abbiamo scoperto le splendide illustrazioni di Lisa Serling e Ralph Lazar, il duo che costituisce gli illustratori noti come Last Lemon. “Come diventare un gatto” è per loro un vero e proprio progetto, composto attualmente di 23 vignette tutte visionabili su Facebook alla pagina How to be a cat. Ciò che rende il tutto ancora più divertente è che, come dichiarato sul sito web, i Last Lemon sono aperti a suggerimenti in merito a cosa inserire nelle loro illustrazioni: chiunque conviva o abbia convissuto con un micio, quindi, può scrivere ai disegnatori e fare la sua proposta.
Noi, qui, vi proponiamo alcune delle vignette già pubblicate. Giusto per solleticarvi la curiosità.
Quando il tuo umano ti chiama, non rispondere MAI E POI MAI. Limitati a socchiudere gli occhi, muovere le orecchie verso la fonte del rumore e ignorare completamente il richiamo
E noi, lo sappiamo ormai scientificamente che il nostro micio ci sente. Ci sente eccome. Semplicemente, sceglie di ignorarci.
Tenta sempre di autoincluderti nei bagagli per le vacanze
Questa, in realtà, varia un po’. C’è il micio che letteralmente ci si nasconde e quello che si limita a curiosare, zampettare, annusare e andarsene sdegnato. Comunque vada, la valigia delle vacanze non viene mai ignorata.
Continua a zampettare e miagolare finché la tua umana non indovina cosa vuoi. Il divertimento può durare per ore!
E in effetti il sospetto che qualche volta lo facciano apposta per giocare a modo loro è forte. Considerevole. Praticamente una certezza.
Non farti vedere per tutto il giorno: aspetta fino al momento in cui la tua umana è in procinto di uscire e ha praticamente chiuso la porta. In quel preciso momento, miagola tristemente
Disarmante e innegabile, non si sa come facciano a saperlo ma più l’assenza promette di essere lunga più la loro precisione di tempistiche è millimetrica. E riescono eccome a farci sentire in colpa.
L’albero di Natale DEVE essere attaccato
O quantomeno accuratamente ispezionato con tatto e olfatto. Un classico.
Comportati da diva
E cosa c’è di più facile per un gatto? Ma non è tutto qui…
Sii la gioia della tua umana nel momento in cui ha, davvero, bisogno di te
Pesti, sì, ma anche angeli pelosi: e noi li amiamo per entrambe le cose.