È tornato a casa il gatto Undici di Napoli, dopo che era stato scacciato dal suo condominio
Tutte le storie di scomparsa di un gatto intristiscono, alcune più di altre. Non tutte, purtroppo, hanno un lieto fine, ma in questo caso sì: è tornato a casa il gatto Undici di Napoli, dopo due mesi di assenza. La sua è una storia già nota, dipanatasi sui social in forma di molteplici appelli. Noi, qui, ve la raccontiamo dall’inizio alla fine.
È iniziata con questo volantino la storia di Undici. O meglio, ancor prima con lo “zelo” di un portinaio del condominio di Sedile di Porto in cui vive il micio con la sua famiglia, che a inizio aprile 2024 non riconoscendo il gatto dell’inquilina Valeria lo ha sbattuto fuori senza troppe cerimonie. Certo, era abituato a vivere in casa ed era scappato dalla porta di casa, perciò non era una presenza nota nel cortile. Quello del portinaio rimane, a nostro parere, un atto discutibile sotto molteplici punti di vista, prima di tutto quello umano.
L’accaduto ha catapultato in un incubo Valeria e le sue due sorelle. Un dolore immenso, perché era il gatto della loro mamma: lo avevano accolto nel dicembre 2020, a soli 40 giorni di vita. Il nome deriva da quello della protagonista della serie Stranger Things.
Subito sono partite le ricerche, in grande stile. La sua famiglia ha tappezzato il centro storico di volantini, Valeria si è unita a cinquanta gruppi WhatsApp per la ricerca degli animali domestici smarriti e ha persino noleggiato un camion-vela, come quelli elettorali, decorato con il muso di Undici. Non sono mancate neppure ronde notturne. Eppure nessuno di questi tentativi sembrava aver portato a alcun risultato. Nemmeno una ricompensa di 600 Euro ha smosso la situazione.
Era chiaro, a questo punto, che Undici non era nei dintorni: vista la grande partecipazione del vicinato e del quartiere sarebbe già tornato a casa.
La svolta è arrivata il 31 maggio, quando Gianluca, uno dei volontari dei gruppi social sugli animali smarriti, ha scritto a Valeria annunciandole che il micio era stato ritrovato a Casavatore, a oltre 5 chilometri dal centro di Napoli. Come sia arrivato lì, non è noto né forse lo sarà mai.
E ancor più strano è che Undici si trovasse in un un deposito di bombole. A trovarlo è stato un operaio, che ha prontamente avvisato, appunto, i volontari Gianluca e Arianna.
Proprio Arianna ha riportato Undici a Valeria, che al momento del ritrovamento era a lavoro e senza auto.
Pare che appena rientrato si sia subito diretto al mobiletto della sua pappa. Ha raccontato Valeria al Corriere del Mezzogiorno, con una vena di umorismo: “Ha provato a saltarci su ma ancora non ci riesce. È andato però incontro al mio fidanzato Dario, e sono gelosissima”.
Sì, Undici sta bene nonostante la sua disavventura. A somministrargli le prime cure sono stati i veterinari Vincenzo Minuto, già noto per alcune lettere aperte a favore degli animali, e la collega Rita Sole. Come ha scritto Vincenzo Minuto su Facebook, “Undici ha perso quasi 4 kg in due mesi, è disidratato, quasi 40 di febbre, pieno di nodi e sporcizia ma è vigile e reattivo”. Ha ricevuto una terapia reidratante, un’iniezione di antibiotico, dei fermenti lattici e della pasta al malto per liberarsi dei peli ingeriti, nonché uno spruzzo di pipetta anti pulci. Ci vorrà un po’ di tempo perché torni in forma, ma è tutt’altro che in pericolo di vita.
Ecco quindi la storia di come è tornato a casa il gatto Undici di Napoli. C’era davvero bisogno di un lieto fine tra tanti episodi di maltrattamento!