Foto & video – La gorilla Koko e i suoi gattini

Il lavoro di Jane Goodall, l’esperta di primati per antonomasia, dovrebbe aver ormai reso chiaro che le grandi scimmie nascondono immense potenzialità, sia emotivamente che in termini di apprendimento. E nonostante questo, la storia di Hanabiko, la gorilla meglio nota come Koko che vive presso la Gorilla Foundation di Woodside, New York, può stupire e portare realmente un raggio di sole.

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Koko nasce nel 1971. Alla sua educazione, e addestramento, è assegnata la specialista Francine “Penny” Petterson: donna e gorilla, assieme e passo passo, iniziano lo studio di un linguaggio dei segni semplificato. Koko è inoltre esposta da subito all’ascolto della lingua inglese, in complemento. Il risultato è che questa gorilla ad oggi, oltre a esprimersi col linguaggio dei segni, comprende circa 2000 vocaboli inglesi. Il suo livello di comprensione ed espressione è pari circa a quello di un bambino.

Qualcosa, tuttavia, tempo passando accade. Al ricevere in dono un peluche, Koko esprime il suo malcontento ed esprime il desiderio di accudire un gattino. Ecco che, dunque, quando Penny la giudica pronta Koko adotta il piccolo All Ball.

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Nonostante la sua vigilanza, la povera Koko deve da subito affrontare il dolore della perdita: a sei mesi, All Ball muore travolto da una macchina in corsa. Gli ultimi secondi di questo video mostrano come Koko persino ne abbia pianto la perdita: e, pare, ad oggi ogni volta che vede un’immagine che le ricorda All Ball si lascia prendere dalla tristezza.

Questo non ha impedito a Koko non solo di offrire il suo amore, quasi materno, ad altri gattini ma le ha chiaramente insegnato a prendersi migliore cura di loro.

Smoky, infatti, adottato nel 2000, è vissuto per 20 anni morendo alla fine per cause naturali.

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Prima di lui, nel 1990, è arrivata la rossiccia Lips Lipstick. Il sito ufficiale dedicato a Koko non riporta notizie particolari in merito a Lips, ma non dubitiamo che abbia trovato un’ottima mamma nella gorilla.

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Infine, nel 2010 la Human Society ha presentato a Koko diversi gattini al fine di lasciarle scegliere un nuovo compagno. Qui sopra possiamo vederla assieme a Tiger.

E’ difficile, di fronte a una storia come questa, non mettere a confronto Koko, un primate, con tanti, troppi uomini presumibilmente appartenenti alla razza “superiore” che non solo non piangono la scomparsa del loro animale ma persino la provocano di loro mano a volte. Che dire, la speranza è che in questo la razza umana prenda esempio da Koko.

Se volete saperne di più su di lei, è possibile visitare il sito dedicato a Koko, redatto in lingua inglese. Sono d’obbligo ringraziamenti alla sezione del sito dedicata ai gattini in quanto fonte di informazioni e di reperimento delle foto utilizzate in questo articolo. Se poi siete curiosi di vedere Koko in azione coi suoi mici, Youtube è piuttosto fornito sull’argomento.

 

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