Forse, noi almeno lo speriamo, a molti dei lettori il nome di Giorgio Celli non è nuovo. Questa personalità della cultura ha costruito la sua notorietà nel campo dell’etologia, e a quanto pare aveva una passione particolare per le nostre tigri domestiche.
Proprio a loro ha dedicato più di una sua opera, saggi come “La vita segreta dei gatti”, “Il gatto di casa: etologia di un’amicizia” e “Sono un gatto anch’io”, per non parlare di alcuni romanzi.
E ora, a meno di un anno dalla sua morte, abbiamo saputo che si dilettava anche nella poesia. Eccovi, dunque, I Gatti di Giorgio Celli!
I miei gatti si rincorrono
nelle soffitte della memoria.
Si tuffano nel miraggio dei pesci
in bottiglie d’acqua turchina
sigillate da tappi a corona
di un regno che non c’è.
Attraverso pomeriggi senza mattino,
giungono nella mia vita
guru sapienti
per offrirmi i loro saggi aforismi
e sparire nell’insonnia
che apre i suoi meandri interminabili
nelle terre degli anni che non tornano.
Stanno a guardia
della mia solitudine.
Con un silenzio eloquente
addolciscono le perplessità dei giorni
le paure remote della notte.
Le loro vibrisse sono i bilancieri
per ballare sulla corda tesa degli arcobaleni
che brillano nei loro occhi di crisolito e di fosforo.
Stanno in equilibrio sui sogni,
pronti a svanire
nelle tenebre dei loro passi felpati
vengono e vanno senza suono.
Ci sono, non ci sono
ci sono stati, ci saranno.
Il loro miagolio perdura nel tempo.
Viene da oltre il muro del giardino,
si accorda con il canto dei grilli
suona le corde dell’arpa siderale della neve.
Mi portano messaggi di pace
con un passero in bocca.
Salgono sugli alberi per toccare la luna
e ne scendono con le zampe impolverate d’argento.
Sulla porta della sera
fermano gli incubi.
Tutti i miei gatti sono stati
un solo gatto
che si muta, a poco a poco,
nel mio ritratto!
Chiudiamo questo articolo con queste poche righe, che riteniamo doverose nonché il perfetto punto fermo: I Gatti di Giorgio Celli fa parte dell’antologia “Il sofà delle fusa. 40 accademici raccontano i loro gatti”, nata appunto per iniziativa dell’Accademia dei gatti magici. Istituzione di cui, ed è qui che volevamo arrivare, proprio Celli è stato Magnifico Rettore per diverso tempo!
Insomma, in una parola il cerchio si chiude nel modo più perfetto.
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