Il gatto anziano: qualche utile consiglio
Attenzione! Le informazioni riportate nella categoria “La salute del gatto” hanno scopo puramente informativo; non sostituiscono in alcun modo il parere del veterinario!
Nonostante la speranza di vita dei nostri amici felini si sia allungata negli ultimi decenni, anche il gatto, proprio come gli esseri umani, va incontro all’inevitabile processo dell’invecchiamento con tutte le conseguenze che vi sono connesse. La vecchiaia giunge per i felini verso il 10-12 anno d’età, ed è un processo lento e che si differenzia a seconda delle razze, dello stato di salute e delle caratteristiche individuali del singolo gatto.
Il gatto anziano si differenzia rispetto a quello d’età più giovane per alcune caratteristiche che è bene conoscere:
- il suo sistema immunitario diventa meno efficiente, quindi è più a rischio per quanto riguarda le malattie croniche;
- vi è una perdita di memoria a livello cerebrale, che porta il gatto a diminuire in modo progressivo il contatto con i suoi simili e con gli esseri umani e talvolta ne cambia in modo radicale il comportamento;
- il gatto perde agilità ed elasticità nelle articolazioni, quindi è a maggior rischio in caso di cadute o di altri traumi;
- generalmente si assiste ad una diminuzione dell’udito e dell’orientamento.
Bisogna comunque fare attenzione a non confondere la vecchiaia con la malattia; la prima è una condizione naturale che si verifica in ogni essere animale, la seconda invece è una condizione patologica che necessita di essere curata in modo specifico. Per far sì che il nostro gatto invecchi nel modo migliore possibile, bisogna porre particolare attenzione a molti più aspetti della sua vita rispetto a quanto non si facesse quando era giovane, ad esempio:
- L’alimentazione, in quanto il gatto molto spesso tende ad ingrassare quando invecchia. Dal momento che esso non compie più un’eccessiva attività fisica, è buona cosa ridimensionare la sua alimentazione, parlando con il veterinario di fiducia. Se invece, al contrario, il gatto dimagrisce eccessivamente, questo potrebbe anche essere un segno di malattia cronica.
- L’osservazione del pelo, che tende a mutare con l’età; il gatto anziano in genere pone meno attenzione alla “proverbiale” igiene felina, e corre il rischio che nel suo pelo si formino matasse.
- Mantenendo l’esercizio fisico e gli stimoli, nel limite del possibile. Il gatto anziano non ama le novità, preferisce la rassicurazione della sua casa e delle persone che conosce; ma è comunque buona regola stimolarlo verso il movimento, sempre con riguardo alle condizioni e al carattere dell’animale.