Il gatto del film Non così vicino, co-protagonista con Tom Hanks
Quanto ci piace vedere un gatto in un bel film? Tanto, finché non viene maltrattato o peggio, durante le riprese o la trama che sia. Ebbene, con la sicurezza che è stato trattato come un re, oggi vi raccontiamo il gatto del film Non così vicino, di Tom Hanks. Il suo nome è Smeagol ed è una vera star.
Marc Forster, il regista del film, ha scelto di reclutare un gatto in carne e ossa per la sua opera, in quanto non ama utilizzare la CGI, dove possibile. È così che Smeagol si è unito al cast. Il suo ruolo è quello del micio del protagonista, Otto, che con pazienza si conquista prima l’accesso al garage dell’uomo, poi alla casa, e infine al letto, a fianco di lui, in un certo senso alleviando il vuoto lasciato dalla moglie.
Certo, lavorare con Smeagol non è stato facile. Talvolta si è dimostrato collaborativo, in altre occasioni, seguendo la sua natura, semplicemente si allontanava e andava in giro per il set in libertà. Per ovviare a questa problematica, Forster ha usato riprese fatte con la tecnica del “green screen”. Questo significa che Smeagol è stato ripreso con il ben noto telo verde come sfondo, e in seguito in fase di editing tale sfondo è stato sostituito con quello di ciascuna specifica scena del film. Il 90% delle scene in cui Smeagol compare, si vede realmente lui; la CGI è limitata a un 10%.
Si può dunque affermare che Smeagol si è guadagnato il ruolo di membro del cast a pieno regime. E come tale, assieme ai suoi colleghi umani, a gennaio si è recato a una delle proiezioni ufficiali del film, tenutasi a Manhattan.
Ben agghindato con cravatta coordinata a quella Tom Hanks, e dotato di guinzaglio per la sua sicurezza, il gatto del film Non così vicino ha incantato i presenti con la sua sola presenza. E, con l’occasione, si è preso tantissime coccole, specialmente dal cast.
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Eccolo, in tutto il suo splendore, nel video che lo vede protagonista dell’evento.
Nonostante l’ambiente caotico, Smeagol appare abbastanza tranquillo. E del resto, se come ci pare di capire non è il suo primo film, probabilmente in parte è abituato all’atmosfera.
Bravo, Smeagol!