Il santuario di Kiev è riuscito a mettere in salvo i suoi animali selvatici
Si può discutere sul livello etico degli zoo, e noi siamo pienamente d’accordo che ogni animale meriterebbe di poter vivere in natura. Tuttavia, gli zoo ad oggi esistono ancora, e così è anche a Kiev. Gli animali che ne sono ospiti soffrono, come gli altri, la guerra e nello stesso modo rischiano la vita. Almeno su questo versante, una buona notizia c’è: un’area protetta di Kiev ha messo in salvo i suoi animali, a renderlo possibile è stato proprio uno zoo.
L’area protetta ucraina “Wild Animal Rescue” aveva decisamente bisogno di una zampa. Come ci è tristemente noto, la situazione si fa ogni giorno più rischiosa nella capitale ucraina, e così i proprietari hanno deciso di mettere al sicuro i loro ospiti. Martedì 1° marzo sono partiti, con davanti a loro un viaggio estenuante, Kiara, Tsar, Jamil, Giz, Nala e Flora, sei giovani leoni, assieme a Zair, un cucciolo di licaone cieco. Con loro, anche sei tigri, due caracal e una scimmietta.
Gli animali hanno affrontato percorso di due giorni fino alla frontiera e un check-in di otto ore al gelo, assieme al guidatore del mezzo e tre uomini senza alcuna esperienza nella gestione di creature simili. Un viaggio non ottimale, ma che almeno, a differenza del primo tentativo di trasferimento andato a vuoto, ha avuto successo. Questo nonostante la preoccupazione per le condizioni di salute di un’anziana tigre.
Tutti gli animali sono giunti, sani e salvi, presso lo Zoo Poznan sito in Polonia. Non sarà la loro tappa finale, ma la breve permanenza permetterà loro di riposare e proseguire poi il viaggio verso le loro destinazioni finali.
Non ci è del tutto chiara la divisione del gruppo, ma sembra quattro leoni e il licaone Zair abbiano già un posto prenotato presso la Primadomus, il Rescue Centre della ONG olandese AAP in Spagna. Per quanto riguarda gli animali rimanenti, probabilmente sono diretti in Belgio.
Con tanta negatività attorno a noi, siamo lieti quindi di poter affermare che un’area protetta di Kiev ha messo in salvo i suoi animali, soltanto in parte, ma rimane comunque un raggio di luce in questo buio.