La gattaiola? Un’invenzione di Isaac Newton

Sappiamo bene come i mici siano dispettosi, qualche volta. Chiunque conviva o abbia convissuto con un micio ha familiarità con questa scena: posa di fronte alla porta/finestra, miagolii strazianti, permanenza all’esterno di un minuto, e via da capo. Un problema, una soluzione: la gattaiola.

banner

E se la gattaiola vi ha salvato la vita, e i nervi, è il celeberrimo scienziato Isaac Newton che dovete ringraziare.

Correva l’anno 1720 (anno più, anno meno) e Newton era impegnato ad effettuare alcuni esperimenti sulla luce: trascorreva ore e ore in una soffitta in cui entrava solo il minimo di luce necessario per permettergli di lavorare. A fargli compagnia, la sua adorata gatta Marion, presenza onnipresente nella sua vita.

Potete immaginare lo strazio del pover’uomo, trovatosi costretto a interrompere i suoi studi per aprire e richiudere la porta a Marion più e più volte al giorno? Sembra che amasse la sua gatta alla follia, ma forse in circostanze come queste un po’ meno.

Un genio come Newton non poteva non trovare un modo di risolvere il problema. E così fece: intagliò un buco nella porta e lo munì di uno sportellino, permettendo così a Marion di andare e venire a piacere. Con un semplice gesto salvò la sua ricerca e fece felice la sua micia.

Oltre che esperto di scienza, quindi, Newton doveva essere anche esperto di gatti!