La storia a lieto fine di Titti, la gatta 17enne smarrita all’isola d’Elba ma salva

I volontari animalisti lo raccomandano spesso: sempre, sempre, sempre controllare che il trasportino di Micio sia ben chiuso, e che il suo ospite felino non possa fuggire. Perché anche il gatto più mansueto, se spaventato e nel mezzo di un ambiente sconosciuto, può lasciarsi andare al suo istinto.

Sì, sappiamo tutti che è un ottimo consiglio, ma non sempre si è perfetti e la svista più madornale può capitare a tutti. La storia a lieto fine della gatta Titti è iniziata male, sulle note descritte.

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Il suo sembrava un caso a disperato. A 17 anni, con pochissima esperienza “esterna” e una vita rigorosamente indoor, Titti è scappata suo trasportino a Fonza, scomparendo nella macchia mediterranea vicino a Marina di Campo. Era il 20 luglio 2020.

Messi da parte gli inevitabili sensi di colpa, la sua famiglia ha cominciato una laboriosa ricerca. Eppure, sembrava non fosse destino. Nonostante i volantini, le ore trascorse nella natura dell’isola e l’aiuto dell’Enpa del luogo, Titti non si trovava.

Eppure, la storia a lieto fine della gatta Titti si è potuta concretizzare proprio grazie a uno di quei volantini.

Che, in un bel colpo di fortuna, è finito in mano a uno dei residenti della vicina Via dei Rosmarini. Un giorno, il signor Marco ha chiamato la famiglia di Titti raccontando di aver visto eccome un gatto bianco e nero, smagrito e sporco, ma che ricordava tanto quello in fotografia.

L’epilogo, felice, lo raccontiamo con le parole degli umani di Titti riportate da “LaStampa.it”.

Abbiamo percorso il sentiero in piena notte e infine trovato quel gattino bianco e nero nascosto in un’ampia grotta naturale. Ed era davvero lei, la nostra Titti. Esausta e smagrita, ma ancora in salute.

A 17 anni, sempre passati in casa, Titti ha vissuto i 35 giorni più caldi dell’anno così: mangiando erba e leccando l’umidità della grotta e la rugiada. Ed è sopravvissuta per tornare a casa sua, da noi, dalla sua famiglia.