La Taberna del Re Vallot: un ristorante nato su fondamenta feline
Un gattofilo, è ben noto, vede il suo beniamino ovunque, persino in una nuvola buffa. Un gattofilo redattore di mestiere, d’altro canto, è sempre pronto a cogliere un’occasione in più per raccontare delle nostre tigri domestiche.
Ebbene, inizieremo stavolta questa narrazione citando un noto film degli anni Sessanta. “Metti una sera a cena”… a Bologna, a un ristorante, sera in cui un’immagine in particolare, dipinta sull’ingresso di un locale, ha catturato l’occhio di una delle nostre redattrici. Da qui alla richiesta di una breve intervista al proprietario il passo è stato breve. Oggi vi presentiamo La Taberna del Re Vallot, un ristorante nato su fondamenta feline.
Il nome del locale cita un re, e la figura felina dipinta sul vetro è inequivocabilmente incoronata, con tanto di mantello rosso. È stato quindi inevitabile domandarsi: Re Vallot è un gatto?
La risposta breve è: sì, è esistito un micione con questo nome.
Ha radici in Campania, a Salerno, dove viveva il nonno della moglie del proprietario del locale, che aveva appunto un gatto di nome Vallot. “Vien a cà Vallot!”, lo chiamava per farlo rientrare al momento opportuno. Vallot è vissuto la bellezza di 23 anni, ed è rimasto ben impresso alla signora. Ecco quindi come è nata La Taberna del Re Vallot.
Di Vallot non possediamo immagini da mostrarvi, ma all’interno del menù campeggia un secondo gatto, anch’esso per coincidenza bianco e nero.
Si tratta del primo gatto del proprietario del locale, vissuto ben 22 anni e denominato semplicemente Gatto.
Al momento, a casa di signore e signora vivono ben 10 gatti, di vari colori e sessi: tre neri (“Il gatto per eccellenza”), uno grigio (“Deve comandare lui, l’ho chiamato Adolf”), due tigrati grigi, un bianco e nero (“Un felix”) , e due rossi. “Gattari da sempre”, ha definito se stesso e la moglie.
Animale amato proprio perché fa come pare a lui, al contrario del cane. Del resto, questa passione è evidente se si presta occhio all’arredamento del locale, ben visibile già dalla vetrina esterna.
Entrando, ogni dubbio viene dissipato dall’imponente presenza felina che compare pressoché ovunque.
Se è vero, come sostengono alcuni, che non si scompare mai davvero finché c’è chi ci ricorda, allora Re Vallot decisamente ha una lunga vita davanti a sé!