Le vostre storie – Carota, sopravvissuto al lancio da un’auto in corsa

Esiste al mondo, e lo sappiamo purtroppo molto bene, un tipo di crudeltà che non è originata da una motivazione oggettiva e reale, di cui diventa vittima una creatura, umana e non, ritenuta in torto di qualcosa. La crudeltà peggiore di tutte è quella gratuita, la volontà di fare male a un essere vivente solo per il gusto di farlo. Lo sa bene Carota, sopravvissuto al lancio da un’auto in corsa, a cui però è per fortuna andata bene. Simonetta, l’umana di Pipe, ha adottato anche Carota e ci ha raccontato la sua storia.

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La storia di Carota inizia nel 2016, in un luogo imprecisato. Quello che conta, e che ha segnato la sua vita, è che chi se lo è trovato in casa, o alla porta che sia, non lo voleva con sé. Abbastanza da lasciare che il suo piccolo corpicino si riempisse di vermi, per poi liberarsene lanciandolo dal finestrino di un auto.

Il volo e la conseguente caduta hanno fratturato un femore di Carota, che in quelle condizioni certamente in strada sarebbe morto. A salvarlo è stata l’onlus Amici per i Baffi di Madone (Bergamo), che nell’estate del 2016 lo ha portato al sicuro.

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L’intenzione era, originariamente, di operarlo alla zampa affinché Carota potesse camminare e correre senza problemi una volta cresciuto; una successiva valutazione ha però costretto a un’improvvisa retromarcia, giacché il piccino è stato valutato troppo piccolo per un’operazione così invasiva. Tutto considerato, hanno detto i veterinari, era meno rischioso tenerlo in gabbia e impedirgli di fare salti o balzi, affinché l’osso avesse una possibilità di risistemarsi un poco da sé.

La convalescenza è stata comunque lunga e laboriosa. Nell’agosto 2016, quando è stato pronto a lasciare la gabbia e andare in adozione, c’era però già qualcuno ad aspettarlo: Simonetta.

Oggi Carota, sopravvissuto al lancio da un’auto in corsa, è diventato un gattone sano e felice.

Inizialmente Pipe, padrone di casa indiscusso da un anno, ha faticato ad accettare la presenza di un inquilino felino.

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Dopo soli 15 giorni di convivenza, però, sono diventati inseparabili!

Giocano assieme senza problema alcuno, e condividono tutti gli angoli della casa.

Grattatoio ad albero compreso.

Eccoli in azione…

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Quello che ha subito Carota è senza dubbio mostruoso. Forse però, la cosa peggiore è che molti, troppi avrebbero guardato oltre Carota e scelto di adottare un gattino perfetto piuttosto di uno che forse da adulto avrebbe zoppicato. Tanti complimenti a Simonetta, quindi, e al suo cuore grande: non è da poco, quello che ha fatto. Per quanto dare amore dovrebbe essere nella natura dell’uomo, molto spesso non è così.

È d’obbligo, allora, chiudere con un’immagine di tenerezza da sciogliersi…

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