Le vostre storie – Romina, la gatta birichina e dalla parlantina vivace!
Qualche tempo fa, per la rubrica “Le vostre storie”, GcomeGatto ha dedicato ha dedicato un articolo a un gattone bianco e nero di nome Tommy; in tale articolo veniva citata una seconda gattina, la sua coinquilina felina Romina. Ora è proprio il turno di Romina, la gatta birichina, di finire sotto i nostri riflettori! Di lei ci racconteranno Simone… e perfino Romina stessa, in alcuni passaggi.
Nata sotto uno scalino da mamma Sissi, Romina ha subito resa chiara al mondo la natura del suo carattere: un misto di timidezza e curiosità, che ben va a braccetto con la tendenza a restare quieta, miagolare poco e a non farsi notare, accoppiato a una sorta di diffidenza iniziale che, una volta superata, svela una vera passione per le coccole. Segni particolari? Incredibile ma vero, risponde e corre dalla sua umana quando viene chiamata! Una caratteristica decisamente inusuale in un gatto.
A proposito di nomi, Romina è, appunto, Romina per Simone, ma la sua umana, vale a dire Luciana, la madre di Simone, la chiama invece Sofia. Anche Romina ha qualcosa da dire sulle nomenclature affibbiatele…
“Sua mamma Luciana mi chiama anche in altri stranissimi modi ad esempio chessò il piu breve è NO o BASTA ma ce ne sono anche altri più lunghi come ‘escifuoridallarmadio’ o ‘nongraffiarmilapoltrona’ o ‘nonscavareigeraniperfarcibisognini’ ma che caspita vorranno mai dire?”
Romina oggi ha tre anni, ed è cresciuta in una gattona curiosa, che ama esplorare, con le unghie e non, la mobilia di casa così come il giardino. Tra le sue attività, così dicono i suoi umani, figurano inoltre lunghi pisolini sul divano e la manicure, pardon, zampicure, sulle tende. Romina nega ovviamente queste illazioni, e insiste nel precisare che è senza alcun dubbio una brava gattona.
“Faccio sempre la brava, non credete a chi vi dice il contrario sono tutte invidiose della mia bellezza!”
Sappiamo, quindi, cosa pensano e sanno gli umani di Romina, la gatta birichina. È soltanto giusto, ora, dare la possibilità anche a lei di dire la sua. Per cominciare, la micia protagonista di questa storia ha qualche perplessità sulla tecnica di movimento degli umani…
“Boh è un’amica un po’ strana, intanto non capisco come diamine faccia a camminare su due zampe sole”
… nonché sulla tecnica delle carezze. Perché non utilizzare le mani alla classica, vecchia maniera?
“Ha un modo tutto suo di accarezzarmi: a volte per farlo usa salviette dall’odore orrendo,altre volte una spazzola morbida, sigh non ci son più le vecchie carezze di una volta, quasi quasi me ne scappo da sta gabbia di matti”
Le perplessità non finiscono qui. Romina ha anche qualche dubbio sull’atteggiamento della sua umana, che a tratti le sembra… un poco contraddittorio.
“La mia amica umana non mi sembra dotata di particolare astuzia felina perché prima mi sgrida, poi dice che mi vuole bene e mi ripete ogni volta che se non ci fossi piangerebbe tutto il giorno perché le manca tanto suo marito che è volato sul ponte quattro anni fa ,mentre io invece le porto allegria,non so cosa sia quest’allegria si mangia forse? Se si mangia allora devo assaggiarla subito! Però insomma deciditi:mi sgridi o mi accarezzi?”
Ma ecco il richiamo dei croccantini! Ed è così che Romina ci saluta…
“Ah no aspè mi ha messo i croccantini buoni nella ciotola, scappo piu tardi forse domani, mamma mia quanto le voglio beneeeeee ora corro a fare la pappa ciaooooooo”
In fondo, Romina, la gatta birichina ha proprio ragione: è una brava micia. Brava tanto da alleviare la nostalgia per il passato e per la perdita del marito di cui è di tanto in tanto preda la sua umana Luciana. Ancora una volta, abbiamo la prova che i gatti sono dei veri salvatori. Continua così, Romina!
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