Midge e Beatrix, gatto e cane amici per la pelliccia fin dal primo giorno
Il detto “come cane e gatto”, pur dando origine a piacevolissime scene da sitcom, molto spesso non corrisponde alla realtà. C’è, certo, il gatto solitario che non vuole saperne di altri animali così come il cane dal carattere un poco irascibile che sopporta poco i suoi cugini felini, ma per ogni cane e gatto poco incline all’amicizia c’è una coppia adorabile.
Gattini come Miao Bitie, che ha persino scavalcato una barriera per raggiungere l’amico cane, o coppie come Berenice e Lucy, un tornado di affettuose coccole. Alla lista sono ora da aggiungere Midge e Beatrix, gatto e cane amici per la pelliccia.
Fonte: https://beatrixandmidge.co
La loro umana si chiama Bambi Edlund. La prima ad entrare in famiglia è stata Beatrix, Pastore Bernese dal carattere mite ed accomodante. Un giorno, Bambi e Beatrix hanno accompagnato degli amici a scegliere un gattino da portare a casa con loro. Quegli amici, però, non sono stati gli unici a tornare a casa con un membro della famiglia in più: quel giorno, Bambi ha incontrato la piccola Midge e seguendo il cuore e l’istinto ha deciso di adottarla.
Fonte: https://beatrixandmidge.co
Sono bastati a pochi giorni a Midge e Beatrix per trovare una loro sintonia. Fin dall’inizio hanno costruito un rapporto vivace, fatto di giochi, scherzi, gioia di vivere e occasionali disastri.
Eccoli insieme, in una carrellata di momenti che vanno dai loro primi incontri a qualche momento successivo.
https://www.facebook.com/thedodosite/videos/924914044309938/
Non è solo Bambi a essere innamorata di questi due adorabili animali e della loro gioia di vivere. Anche i suoi amici adorano ammirare le loro prodezze, e a tale scopo esiste un Instagram completamente dedicato a loro, nonché un intero canale Youtube!
Ma non finisce qui. Midge e Beatrix, gatto e cane amici per la pelliccia, hanno persino dato il nome al sito web che ospita le creazioni artistiche di Bambi e sua sorella Sienna.
Davvero questa coppia pelosa ha conquistato tanti cuori. E c’è forse da esserne sorpresi?
