Perché alcuni gatti succhiano la lana?

Alcuni gatti adulti manifestano un comportamento molto singolare: quello di succhiare materiali morbidi come lana, cotone o altri tessuti soffici. Questa abitudine viene spesso interpretata come innocua o addirittura affettuosa/giocosa, ma in realtà può rivelare la presenza di condizioni specifiche legate a predisposizioni genetiche, sviluppo comportamentale e risposte a situazioni di stress.

In questo articolo, esploriamo le cause di questo comportamento.

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Cause principali: genetica, svezzamento e ambiente

Genetica e predisposizione di razza

La ricerca suggerisce una predisposizione di razza nel comportamento di succhiare la lana, particolarmente diffuso tra le razzie orientali, quali gatti siamesi e birmani. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Veterinary Behavior, questi gatti mostrano una maggiore incidenza di comportamenti “neotenici” (cioè tratti infantili mantenuti in età adulta) rispetto ad altre razze. La selezione genetica, infatti, ha mantenuto alcune caratteristiche tipiche dell’infanzia nei gatti adulti di razze orientali, probabilmente anche per il forte legame che sviluppano con i loro proprietari.

Svezzamento precoce e necessità di compensazione

Gatti che sono stati separati dalla madre in età precoce, prima delle 8-12 settimane, sembrano essere più inclini a sviluppare questa abitudine. Studi etologici indicano che il comportamento di succhiare la lana può riflettere una carenza di comfort e rassicurazione materna che il gattino non ha potuto ricevere a sufficienza nel periodo di sviluppo. Questo fenomeno è stato documentato anche in altri mammiferi, come i cani e i primati, e suggerisce che il contatto con la madre durante le prime fasi di vita sia cruciale per lo sviluppo di un comportamento autonomo e stabile.

Condizioni ambientali e risposta allo stress

Il succhiare lana può emergere come meccanismo di risposta allo stress, specialmente in situazioni di cambiamento ambientale, come un trasloco, l’arrivo di un nuovo membro della famiglia (umano o animale), la morte di un membro della famiglia o alterazioni nelle routine quotidiane. Gli esperti di comportamento animale osservano che, in questi contesti, il gatto potrebbe ricercare comfort in materiali morbidi, associandoli inconsciamente alla sensazione di sicurezza derivante dalla pelliccia materna.

Alcuni studi suggeriscono una correlazione tra l’attività di succhiare e i livelli di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”. In uno studio pubblicato sull’Applied Animal Behaviour Science, i ricercatori hanno ipotizzato e osservato che gatti inclini a succhiare materiali soffici possano avere livelli fluttuanti di serotonina. Alcuni comportamenti ripetitivi e auto-calmanti, come il leccarsi o il succhiare lana, potrebbero rappresentare una risposta neurochimica atta a bilanciare lo stato emotivo.

Come gestire il comportamento

  1. Stimolazione e arricchimento ambientale
    Per aiutare i gatti a ridurre la tendenza a succhiare lana, può essere utile incrementare la stimolazione ambientale attraverso giochi interattivi, attività che mimano la caccia e sessioni di gioco frequenti. Un ambiente arricchito e stimolante può fornire una via di sfogo per le energie del gatto e ridurre lo stress.
  2. Prodotti alternativi per l’auto-calmante
    Fornire alternative sicure, come peluche specifici per gatti o coperte di materiali diversi dalla lana, può essere una soluzione efficace per ridurre l’attaccamento alla lana e altri tessuti potenzialmente pericolosi.
  3. Intervento di un Comportamentalista o terapia comportamentale
    Nei casi in cui il comportamento diventi eccessivo o interferisca con il benessere del gatto, può essere utile consultare un comportamentalista veterinario che saprà identificare e risolvere le cause scatenanti del comportamento e suggerire il giusto approccio.

Ovviamente, ogni gatto è unico e risponde in modo diverso alle soluzioni proposte. Consultare il veterinario, specialmente un esperto in comportamento animale, rimane sempre la scelta migliore per comprendere le cause profonde del comportamento e individuare il percorso più adatto. Un professionista può guidare verso le tecniche e i trattamenti più efficaci, assicurando il benessere e la serenità del gatto all’interno del nucleo familiare.

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