Se i gatti potessero chattare …
… vi siete mai immaginati come sarebbero le nostre conversazioni con loro? Divertenti? Surreali? O circa come quelle che già intratteniamo, con la sola differenza che sarebbero scritte?
Il sito web Life with dogs and cats se lo è chiesto eccome. E non solo, ha fatto un collage di possibili comunicazioni gatto-umano in forma di messaggistica. Noi, qui, ve ne proponiamo alcune.
Partiamo dalla più classica delle situazioni: il cibo.
Dawn, così si chiama la micia in questione, ha le idee molto chiare. La cena deve arrivare in orario, ovvero quando lei percepisce i morsi della fame.
E sa anche che ha tutto il diritto di essere servita. Forse, chissà, questo tono da regina è anche una punizione per l’umana. Per essersi permessa di “essere occupata” a ora di cena.
I gatti, lo si sa, amano fissarci senza apparente ragione. Così, per spingerci a domandarci cosa vogliano, come possiamo essere loro utili, cosa stiano aspettando da noi. Qualche volta ci osservano di nascosto, tanto che ce ne accorgiamo e ci chiediamo da quanto tempo stiano con gli occhi inchiodati addosso a noi. Athena preferisce inquietare la sua umana avvisandola… senza farsi vedere.
E non risparmia lo stesso scherzetto neanche al cane di casa. Che, sentendosi deriso e avendo forse combinato un guaio, mette le mani avanti e si difende, dando la colpa ad Athena.
Dato che siamo in tema, come non citare il modo in cui i nostri mici sanno esserci utili nelle pulizie di casa? Ad esempio, facendoci notare le nostre mancanze.
O semplicemente fissando per ore un punto a terra, spingendoci a domandarci cosa abbiano visto con la loro acutissima capacità visiva, se sia un insetto e se siamo ancora in tempo per metterlo sul balcone, al sicuro dalle loro grinfie.
Insomma, la conclusione è una sola. Poco importa quanto tentiamo di ribellarci alle loro richieste stravaganti …
… perché loro regnano sovrani. E lo sappiamo bene.