Si è spenta Gina Lollobrigida, storico volto gattofilo del cinema italiano

Difficile, per un qualsiasi italiano della scorsa generazione, non emozionarsi a udire, o leggere in questo caso, il nome di Gina Lollobrigida. Forse non tutti conoscono bene la sua carriera cinematografica, ma è fatto noto e universale che abbia recitato con costanza e successo per numerosissimi anni.

Fino al 2011, a essere precisi, nonostante una pausa non indifferente tra l’inizio degli anni ’70 e la fine degli anni ’90. Nondimeno, più di trent’anni di cinema lasciano un segno. E i cineamatori non sono gli unici a ricordarla: al loro fianco ci sono tutti gli animali a cui lei con amore ha teso una mano. Sì, ricordarla, perché purtroppo si è spenta Gina Lollobrigida, storico volto gattofilo del cinema italiano.

banner

Noi vogliamo figurarcela così, proprio come lei stessa si è fatta immortalare.

 Foto di @Nssgclub

La “Lollo”, come era informalmente nota, viveva a Roma, sull’Appia Antica, in una villa in compagnia di cani e gatti. Aveva però un debole per le nostre tigri d’appartamento, e li sosteneva anche attraverso varie associazioni. È però ugualmente vero che amava molto il suo Rex, un pastore tedesco che definiva “il migliore amico dell’uomo”.

Non erano solo cani e gatti che amava, comunque. Vale la pena di dedicare una menzione all’asino Barò del film Pane, amore e fantasia, commedia cult del 1953. Un’accoppiata tanto vincente, quella con Barò, che a Subiaco, città natale della Lollo, è stata eretta una scultura che la rappresenta in groppa proprio all’asinello.

Tristemente, oggi, il mondo animale ha perso una grande sostenitrice, un animo abbastanza delicato da capire benissimo chi non sa esprimersi a parole ma sentimenti ne prova eccome, forse, persino, più di noi. Gina Lollobrigida mancherà a tutti, due-zampe come quattrozampe.