I cinque gatti sfrattati di Cremona: una triste storia

Se pure è vero che quando adottiamo un animale gli salviamo la vita, e spesso lui a noi, lo è altrettanto che in seguito ciò lui, o lei, dipende da noi. E soffre spesso le nostre disgrazie, quando giunge nella nostra vita una significante instabilità. Come è accaduto nel caso che stiamo per trattare, di cui sono vittime i cinque gatti sfrattati di Cremona.

 Foto di https://www.cremonaoggi.it/

A Cremona è accaduto infatti che a una famiglia venisse imposto uno sfratto esecutivo, in seguito a cui essa è stata ospitata da alcuni conoscenti. I cinque gatti di casa, però, sono rimasti indietro, e già qui si rileva il primo errore. Per quanto si possa comprendere l’urgenza di abbandonare l’abitazione, c’è stato interesse da parte della famiglia stessa a trovare una sistemazione anche per i felini? Era davvero impossibile accogliere anche loro?
Non lo sappiamo, ma pare che la presenza dei gatti non fosse stata comunicata. L’esito ci porta in ogni caso a cinque gatti abbandonati a se stessi.

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Stanti così le cose, l’agente della polizia locale intervenuto in assistenza del funzionario ha contattato il gattile di zona, il quale però si è rifiutato di aprire le sue porte ai cinque gatti per mancanza di profilassi vaccinale e di spazio. Dal canile nessuna risposta.

Così, la palla è ricaduta nelle mani della Lav, e per la precisione della responsabile Maria Pia Superti. Purtroppo, la Lav in zona Cremona non possiede rifugi o punti di appoggio per animali in genere, perciò la responsabile ha dovuto contattare varie strutture trovando disponibilità soltanto nella Pensione Boschetto, con molta fatica.

E la sua critica ha colpito duramente le istituzioni.

“Per poter trovare nuove e più adeguate collocazioni è necessario valutare la condizione sanitaria e procedere ad eventuale sterilizzazione per evitare altre nascite.
Pertanto chiedo ad Ats il supporto per procedere in tal senso.
La Lav si è trovata ancora una volta a risolvere un problema che dovrebbe essere affrontato a livello istituzionale. La mancanza di spazi, unita al disinteresse
di chi dovrebbe operare nel soccorso di animali in difficoltà, favorisce gli abbandoni e purtroppo non sempre vengono intercettati dalla nostra associazione”.

Non solo, la signora Superti ha scritto mail ai responsabili degli uffici preposti del Comune, Ats Valpadana, polizia municipale e Aler, chiedendo maggiore organizzazione in casi simili.

I cinque gatti sfrattati di Cremona, quindi, sono vittime di indifferenza da molteplici fronti. Appena sarà possibile, pare, si riuniranno alla loro famiglia. Ma riusciranno a dimenticare questo trauma?