Ultimo saluto a Mirtillo, micio sfortunato di Ribolla

Non tutte le storie a cui diamo vita come abitanti del pianeta sono piacevoli. Qualche volta il lieto fine non c’è, per quanto ci si speri sempre. Noi, però, crediamo nell’importanza della memoria, e vogliamo ricordare una vittima della cattiveria umana. Questo articolo è un ultimo saluto a Mirtillo, un gatto sfortunato di Ribolla, frazione toscana sita in provincia di Grosseto.

ultimo saluto a Mirtillo

Mirtillo. Fonte: https://www.facebook.com/avrai.ribolla

Non è noto chi sia il responsabile, ma quel che è certo è che nel mese di marzo un individuo senza cuore ha picchiato e ridotto in fin di vita il povero Mirtillo.

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Inizialmente il micio ha scampato la morte, seppur appena per un filo. Tutto l’impegno, l’amore e il sostegno, purtroppo, alla fine non sono bastati a salvarlo. Numerose operazioni chirurgiche non sono state sufficienti, e alla fine una persistente infezione, unita a una positività alla FIV, è stata letale.

Eppure, per un mese intero, Mirtillo ha ispirato prima di tutto un’associazione di zona, la AVRAI Ribolla, poi tutti coloro che hanno seguito, con commozione e speranza, la sua guarigione, a immaginare un mondo migliore.

In suo onore è nato anche un gruppo, Solo con l’amore si vince la violenza, che è anche un motto pieno di dolcezza e coraggio.

ultimo saluto a Mirtillo

Fonte: https://www.facebook.com/avrai.ribolla

Noi di GcomeGatto ringraziamo sentitamente l’associazione “Avrai Ribolla”, che ci ha concesso l’autorizzazione a pubblicare queste foto e, soprattutto, il commovente addio a Mirtillo redatto da uno degli utenti che ha seguito la storia di questo micione sfortunato.

Gesù: “Mirtillo, svegliati…”
Mirtillo: ” Dove sono? “
Gesù: “Sei tra le mie braccia, al sicuro”
Mirtillo: ” Che significa? Che nessuno può più farmi del male?”
Gesù: “Proprio così. So tutto di te e so cosa ti hanno fatto”
Mirtillo: ” Se sai tutto, dimmi perché mi hanno fatto tutto questo? Volevo soltanto un abbraccio, un po’ di coccole e amore. In cosa ho sbagliato?”
Gesù: ” Non hai sbagliato nulla…e l’amore che hai gratuitamente donato, ti è stato restituito… guarda giù sulla terra…”
Mirtillo: “Tutti quegli umani mi hanno dato la forza ed hanno pregato per me? Ma se neanche mi conoscevano! Come è possibile?”
Gesù: ” È la forza dell’amore”
Mirtillo: ” Come posso ricambiare?”
Gesù: ” Diventando il loro angelo custode… ed ora, vai… i tuoi amici, ti stanno aspettando per giocare e correre nel prato dell’arcobaleno e quando sarai stanco, potrai riposare in uno dei cuori di quelle persone che ti hanno amato tanto…”
Mirtillo: “Lo farò…però, di loro che ora, sto bene, di non piangere e che un giorno, ci rivedremo qui, in questo posto meraviglioso dove non ci sono né violenza e né cattiveria, ma solo amore.”
Questo ultimo saluto a Mirtillo vuole essere una carezza, un soffio di affetto. Una consolazione al male che questo mondo gli ha fatto subire. Noi speriamo davvero che lui, dal Ponte dell’Arcobaleno, lo percepisca.