Una lettera di richiamo dalle risorse umane a una gatta? È successo in Inghilterra
Il lockdown è, almeno per ora, parte del nostro passato. Eppure i ricordi sono ancora freschi, e per quanto molti siano spiacevoli ciò non vale per tutti. Sapevate, ad esempio, che durante il lockdown c’è stato chi ha scritto una lettera di richiamo a una gatta? Si tratta chiaramente di una burla, un gioco. Noi ve la proponiamo nella sua traduzione integrale.
Penelope, questa lettera serve a documentare formalmente la tua mancata osservanza delle normative domestiche e la tua mancanza di aderenza alle politiche dello spazio di lavoro.
Sei stata un grande contributo al morale sul posto di lavoro e hai raggiunto la tua quota per quanto riguarda la carineria e l’inseguimento delle cravatte.
Tuttavia, dobbiamo denotare la tua insistenza nell’aver tentato (o essere riuscita) a spegnere la presa multipla e il computer durante l’orario di lavoro e a camminare sulla tastiera nei momenti più critici. Queste e altre imprese simili hanno comportato un calo nella produttività.
Riconosciamo il valore del tuo contributo a favore di questa casa, ma ti chiediamo di variare immediatamente, e permanentemente, queste tue abitudini lavorative. In caso contrario, saremo costretti ad applicare sanzioni inclusa, e non soltanto, la mancata distribuzione di leccornie.
La tua firma indicherà la ricezione avvenuta e la comprensione di quanto qui scritto. Ogni commento può essere sottoposto al reparto risorse umane scrivendo direttamente sul retro di questa lettera.
La lettera, in verità, è stata scritta proprio da Andrew Stych e sua moglie Sheila, che come tanti nel 2020 hanno lavorato da casa. Godendo, sì, della presenza dei loro tre gatti e del loro Pitbull, ma incontrando qualche comprensibile difficoltà nella concentrazione.
Così, a modo loro, ci hanno riso sopra. Certamente non capita tutti i giorni di leggere una lettera di richiamo a una gatta!