Una storia di amore di una gatta per la sua mamma umana raccontataci da un’amica di gcomegatto!
Oggi vi riportiamo una storia molto commovente che ci ha raccontato una nostra amica, Serena..
“Nel 2002 abbiamo salvato da un cassonetto una gatta e tre gattini piccoli, uno è morto subito purtroppo, gli altri due sono stati adottati dai nostri vicini e sono tuttora mici felici!
Una nostra vicina, epilettica dalla nascita, che viveva sola, ha adottato invece la mamma gatta, anziana e con un problema alle corde vocali, difatti apriva la bocca per miagolare ma non usciva nessun suono. Le ha dato il nome di Briciola.
Passano 3 anni, la gatta si affeziona, e anche la signora sta meglio, ha anche meno attacchi di epilessia. Poi improvvisamente, di notte, ne ha uno talmente forte da farla finire in coma: Briciola si rimette a miagolare talmente forte da svegliare i vicini che chiamano l’ambulanza.
La signora viene affidata ai suoi unici parenti che abitano lontano, ma nel condominio non vogliono gatti; ci affida così Briciola, a noi che ne abbiamo già quattro, perché secondo lei sarà in buone mani. Briciola però non vuole altri umani: ha atteso per due anni il ritorno della sua padrona davanti alla sua porta di casa, sempre fuori, mai dentro, se si provava a staccarla da lì impazziva e graffiava. Si è provveduto a dotarla così di una “cuccia” riscaldata davanti alla porta.
Briciola è morta di vecchiaia, a circa 13 anni, senza rivedere la padrona, ma davanti alla sua casa.
Ci è parso giusto, essendoci di fronte alla casa un giardino, seppellirla lì, dove ancora adesso siamo sicuri che non perde d’occhio la sua porta e spera ancora nel ritorno della sua umana.”