And I shall wait for you: una breve poesia sulla devozione dei nostri gatti
Vi siete mai chiesti cosa facciano i nostri gatti in nostra assenza? Magari, poiché avete installato telecamere in casa, tecnicamente lo sapete persino. La nostra domanda, però, è un’altra: cosa fa realmente il gatto quando è senza di noi? Secondo noi, la risposta è semplice: ci aspetta. Come noi la pensa anche Athey Thompson, l’autore di questa breve poesia intitolata, per l’appunto And I shall wait for you, titolo traducibile liberamente in italiano come E io resto qui ad aspettarti.
E io resto qui ad aspettarti
Ad aspettare che torni a casa,
Perché la vita è piuttosto vuota
Quando non sei con me.
Proponiamo anche, per chi mastica un po’ di inglese, la versione originale.
And, I shall wait for you
For you to come back home
For life is not much
Whilst you are gone
Sono poche righe, davvero semplici, che però secondo noi nascondono una grande verità: siamo noi il primo punto di riferimento del nostro gatto, e senza di noi, per lui, non è lo stesso. O, per dirla in altro modo e proponendo una traduzione alternativa “la vita non è granché”. Basta vedere come ci corrono incontro al nostro rientro, per accorgersi che almeno un fondo di verità c’è in And, I shall wait for you.
E i vostri gatti, come vi accolgono al rientro dal lavoro?