Il leggendario gatto nero di Tynedale
Tynedale era il nome di un distretto governativo della contea inglese del Northumberland. Una contea unica tanto per la tradizione di ballate che la caratterizza quanto per la contaminazione di elementi scozzesi; il nord-est dell’Inghilterra è anche una zona che i predatori dei grandi felini non hanno occupato, dove se non bastasse c’è abbondanza di prede e le condizioni climatiche sono di gradimento dei felini. Come scordare poi il favoleggiato Cat-Sith scozzese? Non c’è, quindi, davvero luogo migliore per il gatto nero di Tynedale.
Le voci sulla presunta presenza del gatto nero di Tynedale, un felino dal pelo scuro e dalle dimensioni incerte, ma certamente più grande di un gatto domestico, iniziano a circolare negli anni Novanta. A sancire la leggenda, la foto scattata nel 1992 dal fotografo Philip Nixon. Questa foto che vi mostriamo.
L’animale ritratto è grande quanto un Border Collie, dotato però di fisionomia felina. Il puma di Durham, così è stato ribattezzato data la contea in cui la foto è stata scattata, ha superato un muro alto un metro e 20 circa, sempre con il coniglio tra le fauci. Si tratta forse di un animale fuggito dallo zoo di Stanley, che chiuse i battenti in data non troppo lontana dall’avvistamento?
Difficile dirlo. Le tracce, per così dire, da qui in poi si confondono. Sempre più persone, incoraggiate dalla scoperta del fotografo Nixon, si sono fatte avanti declamando di aver visto, anche loro, un grande felino. Tuttavia, alcuni parlano di un esemplare interamente nero delle dimensioni di un puma o una pantera; il locandiere in pensione Ken Watts dichiara di avere visto un felino delle dimensioni di un ghepardo, senza però le marcature di mantello che caratterizzano l’animale, che non potrebbe mai avere la forza necessaria per abbattere più di un coniglio; altri ancora, dichiarano che il felino era ricoperto di pelo grigio e dorato. A tutto questo si mischiano occasionali segnalazioni di pecore allevate ritrovate con la gola squarciata da un morso animale. Le notizie si sono susseguite in modo discontinuo nel corso degli anni: tracciarle tutte richiederebbe davvero ben più di un articolo breve. Colpisce però l’assenza totale di attacchi all’uomo.
Quello che pare pressoché certo è che nel nord-est dell’Inghilterra non manchino gli esemplari di grandi felini. C’è chi imputa la loro presenza al “Dangerous Animal Act” del 1976, che ha revocato gran parte dei permessi per il mantenimento in cattività di animali selvatici e potrebbe averne prodotto un abbandono di massa. Non mancano neanche ipotesi di possibile incrocio tra gatti selvatici e gatti selvatici scozzesi, un accoppiamento che avrebbe prodotto uno o più animali abbastanza grandi da combaciare con alcuni degli avvistamenti riportati.