Una maratoneta ha rinunciato a un record per salvare un gattino
La domanda è di quelle semplici, eppure difficili nella scelta della risposta: cosa fareste pur di salvare una vita? Non è scontato, in molti casi, mettere da parte un obiettivo o il proprio egoismo. Ebbene, c’è chi a questo dilemma ha risposto con sonanti fatti: un’atleta ha rinunciato a un record per salvare un gattino.
E se pensiamo che l’atleta in questione, Sarah Bohan, stava per ottenere un ottimo risultato nella maratona di Chicago il suo gesto è ancora più significativo.
L’occasione era ghiotta, e l’obbiettivo ormai vicino: Sarah Bohan stava per battere il suo record personale su questa distanza olimpica, non certo un’impresa da poco. Mancava poco, 8 km all’arrivo. Qualcosa, però, l’ha fatta rallentare fino a fermarsi. Sulla sua strada ha incontrato un batuffolo arruffato, dal pelo bianco e nero e abbandonato a se stesso.
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Così, non ci ha pensato due volte. L’ha raccolto da terra e preso in braccio con delicatezza, limitandosi a camminare per non sconvolgere il piccolo con una corsa affrettata. Non solo, si è impegnata da subito a cercare qualcuno, tra i presenti, che fosse disposto a adottarlo.
“Il gatto sembrava esser stato separato dalla madre, era tutto arruffato e pareva proprio essere randagio”.
Soltanto quando una signora tra il pubblico ha scelto di portare il piccino a casa con sé, Sarah Bohan ha ripreso la sua gara a pieno ritmo.
Così, un’atleta ha rinunciato a un record per salvare un gattino. Lei, con il talento che ha dimostrato, potrà senza dubbio ripetere l’impresa brillantemente a una prossima occasione. Per il micetto, invece, era forse l’unica possibilità di salvarsi.
Chi lo sa che ne sarebbe stato di lui, altrimenti? Talvolta si tratta semplicemente di assegnare le giuste priorità a ciascuna circostanza della nostra vita, e in questo caso Sarah Bohan ha decisamente fatto la scelta giusta.